titolo originale:
Io e lei
titolo internazionale:
Me, Myself and Her
regia di:
cast:
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
produttore:
produzione:
Indigo Film, Lucky Red, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, in associazione con Ifitialia–Gruppo BNL Paribas, Gaiae II srl, Renato Ragosta Team Holding, con il sostegno di Regione Lazio, Roma Servizi per la Mobilità, The Leading Hotels of the World
distribuzione:
Lucky Red [Italia], Mirada [Argentina], Palace Films [Australia], Pro-Fun Media [Austria], Wolfe Releasing [Canada], Mirada [Cile], Wiesner Distribution [Costa Rica], Wiesner Distribution [Dominican Republic], Pro-Fun Media [Germania], Palace Films [Nuova Zelanda], Mirada [Paraguay], Wiesner Distribution [Porto Rico], Wolfe Releasing [Stati Uniti], Pro-Fun Media [Svizzera], Morandini Film Distribution [Svizzera], Swallow Wings Films [Taiwan], Mirada [Uruguay], Spafax (Airlines) [Tutto il mondo]
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2015
durata:
102'
formato:
colore
uscito il:
01/10/2015
premi e festival:
“Io e lei” racconta la decisione dell’architetto Federica (la Buy) e dell’ex attrice ora gestore di un’enoteca Marina (Ferilli) di andare a vivere insieme. Federica ha un matrimonio alle spalle e ha un figlio, è timida e riservata, mentre Marina è fieramente lesbica da sempre e piuttosto estroversa. Ma il passato di entrambe influenzerà la loro relazione rischiando di mettere in discussione il loro amore.
“Credo sia giusta la definizione di comedydrama o dramatic, cioè un film divertente – lo sarà, l’ho scritto per esaltare il lato comico di Margherita e Sabrina – ma anche amaro e malinconico. È la vita. Vorrei che fosse un regalo per tutte le coppie non solo gay. Viaggio sola e Io e lei sono sulla libertà di scelta. Non c’è una felicità che va bene per tutti, ognuno, da solo, in coppia etero o gay, deve avere il coraggio di cercare la sua. Se parli di un film su due donne che vivono insieme viene da pensare al Vizietto e a Ugo Tognazzi e Michel Serrault, ma ci tengo molto a specificare che non è un remake, è una sceneggiatura originale, semmai è un pudico, gentile ma lontanissimo omaggio a uno dei primissimi film a sdoganare, 36 anni fa, l’immagine della coppia omosessuale. Il remake avrebbe creato altre aspettative rispetto a un film con due donne ambientato nella Roma di oggi”.
(da un'intervista di Maria Sole Tognazzi a La Repubblica)