titolo originale:
Era d'estate
titolo internazionale:
Once in Summer
regia di:
cast:
Giuseppe Fiorello, Massimo Popolizio, Valeria Solarino, Claudia Potenza, Giovanni Anzaldo, Lidia Vitale, Francesco Acquaroli, Elisabetta Piccolomini, Elvira Cammarone, Giovanni D'Aleo, Sofia Langlet
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
produttore:
produzione:
Fandango, Rai Cinema, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2015
durata:
100'
formato:
colore
uscito il:
23/05/2016
premi e festival:
L’Asinara, 1985. In una notte come tante sbarcano sull’isola Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le proprie famiglie. Il trasferimento è improvviso, rapido, non c’è nemmeno tempo di fare i bagagli, d’altronde la minaccia, intercettata dai Carabinieri dell’Ucciardone, è grave: un attentato contro i due giudici e i loro familiari partito dai vertici di Cosa Nostra.
È un’estate calda, come non se ne vedevano da tempo, e nella piccola foresteria di Cala D’oliva, i due magistrati e le loro famiglie vivono completamente isolati dalla piccola comunità di civili dell’Asinara, controllati a vista da una pilotina e dalle guardie penitenziare. Una condizione che non tutti riescono a sopportare. Così accade che Lucia, la figlia più grande dei Borsellino, cada lentamente in uno stato di così grande malessere che dovrà essere riportata a Palermo, dove Paolo, imponendosi ai suoi superiori, la accompagnerà. Così accade che Manfredi, scosso anche da quello che è successo alla sorella Lucia, si avventuri in una fuga senza meta alla scoperta dell’isola, e verrà ritrovato in mezzo ai detenuti che distribuisce nutella e racconta barzellette.
Passano i giorni, ci si organizza, i rapporti a poco a poco fra tutti diventano più intimi, ed è come se quella vacanza obbligata desse modo ad ognuno di scoprire l’altro. Così trascorre un mese fatto di notti insonni, di sorrisi, di scherzi, di pensieri, una lunga, inaspettata tregua in attesa di riprendere il lavoro, in attesa che il ministero fornisca le carte per continuare la stesura dell’ordinanza-sentenza del maxi processo, il capolavoro di Falcone e Borsellino che affermerà una volta per tutte che la mafia esiste e ha un nome “Cosa Nostra”. Finalmente le carte arriveranno, Paolo e Giovanni ricominceranno a lavorare giorno e notte e una nuova, sconosciuta armonia sembra nascere in quell’angolo di mondo, un’inedita serenità familiare che potrebbe durare anche per sempre. Invece poi succede che rientrato il pericolo, arriva l’ordine di tornare di nuovo Palermo. E, nello stesso modo improvviso in cui erano partiti, così all’improvviso devono ripartire. Tornare verso Palermo.
Tutti verso l’inesorabile sorte che li colpirà nel 1992.
NOTE DI REGIA:
Antonino Caponnetto raccontava che i due giudici, durante il soggiorno all’Asinara, non avevano con loro le carte del maxiprocesso di Palermo, e che quindi per molti giorni non poterono lavorare. È stato questo dettaglio a farmi venire l’idea del film. Immaginare Falcone e Borsellino a tre mesi dall’inizio di uno dei più grandi processi del secolo, con l’ordinanza da finire, costretti a non lavorare. Costretti a quell’esilio.