vedi anche
titolo originale:
Buongiorno Taranto
regia di:
cast:
Michele Riondino, Paola Leone, Erika Grillo, Lara Esposito, Angelo Cannata, Tommaso Presicce, Cataldo Ranieri, Grazia Parisi, Gian Mario Leone, Michele Lojacono, Maria Pignatelli, Alessandro Marescotti, Massimo Battista, la Banda della Città Vecchia
sceneggiatura:
Paolo Pisanelli, Pinangelo Marino
montaggio:
produzione:
BigSur, OfficinaVisioni, con il sostegno di Apulia Film Commission
paese:
Italia
anno:
2013
durata:
85'
formato:
colore
uscito il:
16/12/2014
premi e festival:
Tensioni e passioni di una città immersa in una nuvola di smog, una città intossicata ad un livello insostenibile. Aria, terra e acqua sono avvelenati dall’inquinamento industriale, all’ombra del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, costruito in mezzo alle case e inaugurato quasi cinquant’anni fa. Le rabbie e i sogni degli abitanti sono raccontati dalla cronaca di una radio web nomade e coinvolgente, un cine-occhio digitale che scandisce il ritmo del film e insegue gli eventi che accadono ai confini della realtà, tra rumori alienanti, odori irrespirabili e improvvise rivelazioni delle bellezze del territorio.
NOTE DI REGIA:
Siamo tutti tarantini!
Un esorcismo, una sfida, un canto, un'immersione spericolata… Buongiorno Taranto è un progetto per costruire una narrazione fatta di immagini, suoni e parole della città più avvelenata d'Europa. Al centro del progetto, la realizzazione dell'omonimo film con la regia di Paolo Pisanelli, realizzato dalla cooperativa leccese Big Sur e dell'associazione OfficinaVisioni con il sostegno dell'Apulia Film Commission.
Buongiorno Taranto racconta tensioni e passioni di una città immersa in una nuvola di smog, una città intossicata ad un livello insostenibile. Aria, terra e acqua sono avvelenati dal fuoco che brucia il carbone per produrre acciaio negli altoforni dell’ILVA, il più grande stabilimento siderurgico d’Europa, costruito in mezzo alle case e inaugurato quasi cinquant’anni fa. Le rabbie e i sogni degli abitanti sono raccontati dalla cronaca di una radio web nomade e coinvolgente, un cine-occhio digitale che scandisce il ritmo del film e insegue gli eventi che accadono ai confini della realtà, tra rumori alienanti, odori irrespirabili e improvvise rivelazioni delle bellezze del territorio.
. Il film è un viaggio sur-reale ritmato da esplosioni di bellezza sommersa e ipnotici tramonti sul lungomare. Cosa pensano e cosa fanno le persone che vivono tra polveri rosse e nere in questa città pregiata e sfregiata della Magna Grecia, dimenticata per anni dalla politica e depredata da speculazioni criminali, costretta ora a rompere il silenzio tragico sulle proprie malattie per scegliere tra salute e lavoro? Taranto è lo specchio di un’Italia in crisi esistenziale, che dopo aver puntato sul processo di industrializzazione deve scegliere una linea politica per progettare il futuro. E’ una scelta cruciale, che potrebbe anche resuscitare la politica, intesa come res publica: cosa di tutti.
Quella di Taranto è una storia che riguarda tutti: è lo specchio del degrado di un’Italia in crisi esistenziale che dopo aver puntato sul processo di industrializzazione di un Mezzogiorno prevalentemente rurale, ora si trova incagliata nei conflitti aperti tra industria e ambiente, tra identità e alienazione, tra salute e lavoro. Taranto oggi è chiamata a scegliere quale strada seguire, superando quel “Ce m n futt a me!” (che me ne importa a me?) che ha accompagnato il processo di degrado della città e dell'Italia tutta.
Per contribuire alla rinascita di questo territorio ai confini della realtà è necessario sentire propria la sua storia e considerarsi tutti tarantini.
Buongiorno Taranto è un saluto a una città che si risveglia dal torpore di un'allucinazione collettiva in cui è caduta nella ricerca di un benessere illusorio. È un sole che si fa spazio tra le nuvole di fumo per esorcizzare la paura e sfidare l'immobilismo, l'indifferenza e la rassegnazione.