titolo originale:
Ipotesi per un delirio
regia di:
cast:
Flavio Sciolè, Francesca Neri Macchiaverna, Sawako Aramaki
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
produttore:
produzione:
Flavio Sciolè, Teatro Ateo
paese:
Italia
anno:
2005
durata:
73'
formato:
DV - colore
uscito il:
11/09/2006
premi e festival:
Secondo titolo del Ciclo Delirium. Visioni e delirio compongono il film che torna sulle tracce di Delirium esponendo in 72 minuti tre personaggi e solo due parole (pietà e please). La tipica azione anticinematografica di Sciole’ si esaspera nella consapevolezza della postmanimolazione, anche se tracce di montaggio in macchina restano e, come in Delirium e quasi tutti i video postalterati, viene usato quasi tutto il girato proprio perché l’atto del girare-creare è considerato come necessità-istanza divenendo delirio e devastazione. La mdp è usata in modo arbitrario, sempre a mano. Nel montaggio sono stati usati solo stacchi, circa 650. Come in Delirium sono state lasciate tracce di ombre ed una serie di subliminali che in Ipotesi hanno una determinazione maggiore e più matematica. Matematico è anche l’alternarsi dei tre personaggi.
Ciclo Delirium
Questo ciclo esplora il delirio e la disumanità. Nell’attuarlo Sciolè immette, oltre alla sua personale visione dello sperimentale, elementi di Teatro Ateo, progetto Madre dell’autore che ingloba tutti i suoi mondi. Il ciclo intende essere un incrocio artistico tra Cinema sperimentale e B-Movie all’italiana in una declinazione nuova e terminale.
Titoli del Ciclo:
-Delirium, 2002
-Ipotesi Per Un Delirio, 2005
-Mondo Delirium, 2011