titolo originale:
All'improvviso Komir
titolo internazionale:
Suddenly Komir
regia di:
cast:
Giulio Baraldi, Gaia Bermani Amaral, Rocco Ricciardulli, Guido Laurjni, Vincenzo Vito Iorio, Christian Abbondanza, Ardian Gjuzi, Anastasia Legeda, Man Lò Zhang, Petru Drozd
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
Paola Caterina Costa
produzione:
Silver Productions, Kess Film
paese:
Italia/Germania
anno:
2015
durata:
83'
formato:
colore
uscito il:
08/11/2016
premi e festival:
Gianni, un metronotte, torna a casa e trova Sandro, suo vecchio amico, appena
uscito di galera dopo otto anni di detenzione, ad attenderlo sulle scale.
Sandro gli propone , in cambio di una cifra considerevole, di recuperare dei soldi
che aveva nascosto prima di essere arrestato.
Purtroppo qualcosa va storto. Dopo avergli dato la somma pattuita, Sandro chiede
notizie di suo fratello Antonio, ai tempi loro complice, e gli propone di passare a
salutarlo. Lo trovano al ristorante in compagnia di Helene, vecchia fiamma di
Sandro, ora moglie di Antonio. I dissapori subito vengono a galla: Sandro accusa
suo fratello di averlo tradito e mandato in galera.
Gianni e Sandro scopriranno poi che Antonio è coinvolto nella tratta di bambini.
Dopo averlo denunciato, Gianni accompagna Sandro in stazione ma, al momento
di salutarsi scoprono che uno dei bambini, vittima della tratta si è nascosto nel
baule della macchina.
Improvvisamente Gianni e Sandro si trovano di fronte una situazione che mai
avrebbero immaginato, prendersi cura di un bambino comparso dal nulla.
S'imbattono così nelle situazioni che un genitore affronta quotidianamente ma
troppo lontane dal loro mondo.
Sandro e Gianni vengono così catturati dall’ innocenza del piccolo Komir e in poco
tempo si legano al bambino fino a diventare inaspettatamente responsabili del
suo destino.
NOTE DI REGIA:
Il film fin dalle prime immagini mostra il mondo in cui hanno vissuto i due
criminali protagonisti. Le atmosfere sono quelle di un “noir” animato da
personaggi al limite che cercano una via d’uscita. Si è scelto di utilizzare la
macchina da presa a mano per seguire da vicino i personaggi e coglierne meglio
le emozioni e gli stati d’animo.
L’arrivo improvviso di Komir, un bambino di otto anni, influirà sulle inquadrature
che da lì in poi avranno più respiro e daranno come un senso di apertura a quelle
che fino a quel momento erano state atmosfere anguste e dominate da colori
scuri.
Si passerà così dal ”noir” ad una sorta di “road movie” che lascerà spazio a
momenti corali e divertenti.
È uno stile pseudo neorealistico che vede anche il coinvolgimento di attori non
professionisti reclutati tramite “street casting”.