I figli della notte (opera prima)

vedi anche

Trailer

clicca sulle immagini per scaricare le foto in alta risoluzione

I figli della notte

I figli della notte

I figli della notte

titolo originale:

I figli della notte

titolo internazionale:

Children of the Night

fotografia:

montaggio:

scenografia:

produzione:

Vivo Film, Rai Cinema, Tarantula, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Eurimages, IDM Film Commission Südtirol

paese:

Italia/Belgio

anno:

2016

durata:

85'

formato:

DCP - colore

uscito il:

31/05/2017

premi e festival:

«I figli della notte» narra la storia di Giulio (Vincenzo Crea), un 17enne di buona famiglia che si ritrova catapultato nell'incubo della solitudine e della rigida disciplina di un collegio per rampolli dell’alta società dove vengono formati i "dirigenti del futuro": internet imbavagliato, telefono concesso per mezz'ora al giorno, ma quel che è peggio violenze e minacce dai ragazzi più "anziani", nell'apparente accondiscendenza degli adulti. Giulio riesce a sopravvivere grazie all’amicizia con Edoardo (Ludovico Succio), un altro ospite del collegio. I due ragazzi diventano inseparabili e iniziano ad architettare fughe notturne dalla scuola-prigione, verso un luogo proibito nel cuore del bosco, dove conoscono la giovane prostituta Elena (Yuliia Sobol). Ma la trasgressione fa parte dell'offerta formativa, il collegio sa tutto del locale e delle uscite notturne, gli educatori, tra cui Mathias (Fabrizio Rongione), vigilano costantemente, restando nell'ombra...

NOTE DI REGIA:
L’idea del film è legata ai miei anni del liceo e ad alcune persone che hanno segnato la mia vita. Questi incontri sono stati la spinta per provare a raccontare un universo giovanile che mi sembrava poco esplorato. La situazione estrema di un collegio è la chiave che ho scelto per confrontarmi con uno dei sentimenti più forti che un adolescente possa sperimentare: l’abbandono. Ho immaginato una favola nera: una storia di formazione o meglio di ‘deformazione’. I sentimenti più profondi dei protagonisti mi hanno portato nel mondo dei sogni, degli incubi, utilizzando le suggestioni dell’horror come genere che affronta aspetti della mente umana altrimenti intraducibili per immagini.