titolo originale:
Il gesto delle mani
titolo internazionale:
Hand Gestures
regia di:
cast:
Andrea Boccone, Nicolae Ciortan, Mario Conti, Luigi Contino, Simion Marius Costel, Ilaria Cuccagna, Lino De Ponti, Tommaso Rossi, Caled Saad, Antonio Serra, Elia Alunni Tullini, Velasco Vitali
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
produttore:
produzione:
Fonderia Artistica Battaglia, contatto: Francesco Clerici ff.clerici@gmail.com
distribuzione:
paese:
Italia
anno:
2015
durata:
77'
formato:
colore
uscito il:
03/12/2015
premi e festival:
Il documentario segue il processo di creazione di una delle sculture dell’artista Velasco Vitali, dalla cera al bronzo, presso la Fonderia Artistica Battaglia di Milano. Si tratta di un’osservazione di una squadra di esperti artigiani all’opera in una Fonderia centenaria. Il loro lavoro disvela un’immutata cultura tecnica: quella della fusione a cera persa, la cui tradizione risale al VI secolo a.C.
Nonostante le numerose innovazioni tecnologiche introdotte nel campo dell’arte nei secoli, ancora oggi per creare una scultura in bronzo si devono seguire gli stessi passaggi usati nel VI secolo a.C. per realizzare i bronzi di Riace. Questi passaggi non sono insegnati nelle scuole, ma ci sono stati tramandati dall’antica tradizione orale attraverso l’apprendistato e l’esperienza di generazioni di artigiani. Questo documentario è una finestra contemplativa sul lavoro nella Fonderia Artistica Battaglia: un luogo in cui passato e presente condividono gli stessi gesti e in cui ognuno di questi gesti è se stesso una scultura.
Questo processo centenario è raccontato attraverso la nascita di una scultura di cane realizzata dall’artista italiano Velasco Vitali: la storia di una trasformazione di una scultura da cera a bronzo va a svelare, anche attraverso l’uso filmati di repertorio, lo storico processo di una fusione in bronzo, di ieri come di oggi. Lo storico scultore italiano Giacomo Manzù diceva che la scultura è «un gesto delle mani, un gesto d’amore». Secondo Lerry Shiner, Professore di Filosofia, Storia e Arti Visive presso l’Università dell’Illinois «L’Arte, come normalmente la intendiamo, è un’invenzione Europea di soli due secoli fa. Tuttavia, coinvolgendo tante mani e tante teste, l’Arte è sempre stata una questione di collaborazione». Questi sono i due concetti alla base del film, che segue la produzione della scultura di Velasco Vitali presso la Fonderia Artistica Battaglia di Milano.
Gli antichi Greci non distinguevano tra arte e artigianato, il termine Techné li racchiudeva entrambi. Questo è il punto di partenza da cui si è sviluppato il progetto. La macchina da presa osserva e svela il processo: l’artista che scolpisce e lavora la cera, è considerato alla stregua dell’artigiano che trasforma questa cera in bronzo, costruendo e distruggendo a sua volta altre sculture effimere: questi gesti sono immutati da secoli e in questi gesti il tempo sembra saltare tra passato e presente, in una dimensione sospesa. Questo è reso possibile grazie anche al ritrovamento di una pellicola di 16 mm che era stato girato nella Fonderia Battaglia nel 1967.
NOTE DI REGIA:
Il Gesto delle Mani vuole essere contemporaneamente soprattutto narrativo e "ambientale": descrive vita e lavoro presso la Fonderia Artistica Battaglia, un luogo storico a Milano, attualmente posto sotto tutela da FAI - Fondo Ambiente Italiano. Questo film descrive il rumore ed il passare del tempo durante una giornata di lavoro alla fonderia. Gli artigiani che vi lavorano sono descritti solo attraverso il loro lavoro, le loro espressioni e i loro movimenti.
Il processo raccontato nel documentario è quello di “nascita e rinascita” di una scultura: la scultura di Velasco Vitali passa dal rosso della cera alla sua patina finale attraverso una sorta di sacro rituale eseguito in una chiesa antica. Un gospel laico, sulla vita e sulla nascita, per dirla in toni più ironicamente pomposi. 77 minuti di film che raccontano 77 ore di ore di procedimenti: una proporzione diretta e proporzionata tra il tempo del film e il tempo del lavoro.
Le sculture di cani di Velasco Vitali sono famose in Italia, e mi sono sembrate un mezzo perfetto attraverso il quale viaggiare lungo il percorso della loro stessa realizzazione: il perfetto protagonista di una “fiaba”.
Questo viaggio è possibile grazie alla cultura e alla sapienza di questi artigiani. Come disse una volta lo storico scultore italiano Giacomo Manzù: «La scultura non è un concetto. La scultura è il gesto delle mani. Un gesto d’amore. Nella gestualità del corpo sta la relazione con il mondo, il modo in cui lo vedi, il modo in cui lo senti, il modo in cui lo possiedi».