titolo originale:
Educazione affettiva
regia di:
sceneggiatura:
montaggio:
musica:
Saverio Lanza, Marco Lanza
produttore:
produzione:
Ardaco, in collaborazione con Scuola Città Pestalozzi, Regione Toscana, Toscana Film Commission
distribuzione:
paese:
Italia
anno:
2013
durata:
50'
formato:
colore
uscito il:
03/02/2015
premi e festival:
Una quinta elementare agli ultimi giorni di scuola: emozioni e paura del futuro scorrono nella vita della classe della Scuola Pestalozzi di Firenze. Il documentario racconta in maniera intima e naturale alcuni momenti della classe in gita scolastica, metafora del delicato passaggio dall'infanzia all'adolescenza che i bambini affrontano insieme ai loro due maestri Matteo e Paolo. Le musiche di Nuovo Cinema Paradiso, le lezioni di educazione affettiva per imparare a rapportarsi con l’altro e gli sguardi dei protagonisti rivelano e rievocano allo spettatore le paure, le gioie e i desideri dell’inevitabile passaggio all’età adulta.
NOTE DI REGIA:
A scuola, si dice, si va per imparare le cose, ma l’apprendimento non è la semplice somma di cose
imparate, bensì un processo fluido e complesso, che integra sempre aspetti cognitivi,
comportamentali, emotivi. Col procedere del percorso scolastico sembra che l’accento si sposti sui
primi; i secondi si trasformano spesso in disciplina, mentre gli aspetti emotivi vengono sottovalutati,
secondo una prospettiva che contrappone ragione ed emozione. Le scienze cognitive hanno da
tempo dimostrato come invece nell’apprendimento, le componenti cognitiva ed emozionale-affettiva
siano profondamente intrecciate, e si influenzino a vicenda: non cresciamo separatamente in questi
due aspetti, coltivare l’uno significa coltivare l’altro.
Questo non è un filmsulla scuola, tantomeno un filmsulla ScuolaCittà Pestalozzi, o sull’esperienza di una
singola classe,ma un filmche grazie a ScuolaCittà Pestalozzi offre la sua esperienza sui percorsi formativi
per dare voce ai veri protagonisti assoluti della scuola: i bambini e i maestri. L’intento è quindi quello di
entrare nel loro mondo fatto di relazioni, giochi, rituali, emozioni e sentimenti che appartengono e sono
appartenuti a tutti i bambini di qualsiasi scuola. La fantasia è parte integrante di questo percorso dove i
bambini diventano protagonisti e co-autori assieme a noi: un'immagine, che prende corpo quasi per
caso, provoca una serie di reazioni a catena, coinvolgendo suoni, analogie e ricordi, significati e sogni,
occasioni di "riflessioni fantastiche" per riconoscere il ruolo della creatività, del cinema e della musica
all’interno del processo scolastico, confermandoci il valore dell’immaginazione come “funzione
dell’esperienza” e il ruolo educativo dell’utopia come ci indicaGianni Rodari.