Lubo

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Lubo

Lubo

titolo originale:

Lubo

sceneggiatura:

Giorgio Diritti, Fredo Valla, dal romanzo “Il Seminatore” di Mario Cavatore

fotografia:

scenografia:

produzione:

Indiana Production, Aranciafilm, Hugofilm Features, Proxima Milano, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, RSI Radiotelevisione Svizzera SRG/SSR, con il sostegno di Ufficio federale della cultura Svizzera, Zürcher Filmstiftung, Regione Lazio, IDM Film Commission Südtirol, Film Commission Torino Piemonte, Trentino Film Commission

paese:

Italia/Svizzera

anno:

2023

durata:

175'

formato:

colore

status:

Pronto (25/07/2023)

premi e festival:

Lubo Moser è uno jenisch, uno zingaro. E’ giovane, forte e allegro, ama la propria famiglia, sua moglie Mirana e i loro tre bambini.
Lubo ama anche la vita che conduce, la libertà di spostarsi con il carro, di suonare la fisarmonica negli spettacoli di piazza. Ma c’è un vento di guerra che soffia dalla Germania degli anni trenta e le frontiere d’Europa sono in fermento, tanto che il governo svizzero dichiara la mobilitazione dei suoi cittadini maschi, tutti, anche gli zingari.
Lubo si ritrova a presidiare i confini, costretto in una divisa e a sottostare ai comandi dei superiori. Ma Lubo sopporta e tiene la testa bassa, prima o poi, anche quella prigionia finirà e lui potrà finalmente tornare alla sua vita.
Una notte di tempesta il fratello viene a cercarlo. Porta cattive notizie.
La polizia è arrivata al campo e ha preso i suoi tre bambini.
Mirana, che ha cercato di opporsi, è stata uccisa.
Ma com’era potuto accadere? Perché? Perché la Svizzera considera il nomadismo una piaga sociale, e, per sradicarlo, si prende i bambini degli jenisch. Così, senza bambini, gli jenisch saranno senza futuro. La mente è un’istituzione umanitaria statale, la Pro Juventute, il braccio l’Opera Bambini di Strada: tutto è perfettamente legale e non ci si può opporre alla legge. Lubo si sente morire. E qualcosa di lui muore davvero, in quella notte di vento e neve: sarà un nuovo Lubo, duro e impenetrabile, a mettere a punto un progetto con risvolti inaspettati per vendicare la sua famiglia e la sua gente… e ci porterà a ripensare il senso di giustizia, nei labili confini tra il bene ed male.

NOTE DI REGIA:
La lettura del romanzo Il seminatore di Mario Cavatore mi ha svelato vicende poco conosciute accadute in Svizzera per cinquanta anni, portandomi a riflettere sul senso di giustizia, sulle istituzioni, sul senso dell’educare e dell’amare. Ne è nato il film Lubo, da cui nello svolgersi degli eventi emerge quanto principi folli e leggi discriminatorie generino un male che si espande come una macchia d’olio nel tempo, penetrando nelle vite degli uomini, modificandone i percorsi, i valori, generando dolore, rabbia, violenza, ambiguità... ma anche un amore per la vita e per i propri figli che vuole sopravvivere a tutto e riportare giustizia.