titolo originale:
Quo Vado?
regia di:
cast:
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
produttore:
produzione:
distribuzione:
Medusa Film [Italia], Diamond Films [Argentina], Palace Films [Australia], Filmladen [Austria], Diamond Films [Cile], WeltKino [Germania], Pandora [Giappone], Spentzos Film [Grecia], Italia Film International [Libano], Outsider Films [Portogallo], Vue Cinemas [Regno Unito], Cinema Prestige [Russia], A Contracorriente Films [Spagna], Morandini Film Distribution [Svizzera], Spafax (Airlines) [Tutto il mondo]
paese:
Italia
anno:
2015
durata:
83'
formato:
colore
uscito il:
01/01/2016
premi e festival:
“Quo vado?” racconta la storia di Checco, un ragazzo che ha realizzato tutti i sogni della sua vita. Voleva vivere con i suoi genitori evitando così una costosa indipendenza e c’è riuscito, voleva essere eternamente fidanzato senza mai affrontare le responsabilità di un matrimonio con relativi figli e ce l’ha fatta, ma soprattutto, sognava da sempre un lavoro sicuro ed è riuscito a ottenere il massimo: un posto fisso nell’ufficio provinciale caccia e pesca. Con questa meravigliosa leggerezza Checco affronta una vita che fa invidia a tutti. Un giorno però tutto cambia. Il governo vara la riforma della pubblica amministrazione che decreta il taglio delle province. Convocato al ministero dalla spietata dirigente Sironi, Checco è messo di fronte a una scelta difficile: lasciare il posto fisso o essere trasferito lontano da casa.
Per Checco il posto fisso è sacro e pur di mantenerlo accetta il trasferimento. Per metterlo nelle condizioni di dimettersi, la dottoressa Sironi lo fa girovagare in diverse località italiane a ricoprire i ruoli più improbabili e pericolosi ma Checco resiste eroicamente a tutto. La Sironi esausta rincara la dose e lo trasferisce al Polo Nord, in una base scientifica italiana col compito di difendere i ricercatori dall’attacco degli orsi polari. Proprio quando è sul punto di abbandonare il suo amato posto fisso, Checco conosce Valeria, una ricercatrice che studia gli animali in via d’estinzione e s’innamora perdutamente di lei. Inizia così un’avventura fantastica nella quale Checco scoprirà un nuovo mondo, aprendo la sua piccola esistenza a orizzonti lontanissimi.
NOTE
DI
REGIA:
In
Italia,
negli
anni
sessanta,
per
contrastare
l’avanzata
del
comunismo
si
assumevano
migliaia
di
statali.
Gli
impiegati
pubblici
hanno
salvato
la
democrazia
nel
nostro
Paese.
Immaginate
quanti
uomini
e
donne
che
avevano
un
talento
l’hanno
dovuto
sacrificare
per
quella
che
si
definiva
“la
sicurezza”,
il
posto
fisso.
Non
c’era
genitore
che,
a
un
figlio
con
qualità
artistiche,
non
lo
consigliasse-‐costringesse
a
un
più
sereno
pubblico
incarico
con
stipendio
sicuro.
Stesso
destino
lo
subisce
l’imprenditore
che,
dal
doversi
inventare
qualcosa
di
valido
per
il
mercato,
riceve
fondi
statali
che
annientano
la
sua
creatività,
la
deriva
del
“made
in
Italy”.
Il
nostro
Paese
subisce
in
quegli
anni
un
capovolgimento
psicologico,
si
passa
dai
concetti
futuristico-‐fascisti
di
coraggio
e
intraprendenza,
anche
troppa,
al
senso
rasserenante
impiegatizio
democristiano
che
accompagnerà
tutto
il
corso
della
prima
repubblica,
un
profilo
sociale
che
arriva
fino
al
nostro
contemporaneo
segnandolo
ancora
e
profondamente.
Sì
perché,
svegliarsi
da
quel
torpore
durato
oltre
cinquant’anni
non
è
così
facile.
L’attuale
mondo
del
lavoro
mostra
le
sue
fredde
complessità
a
un
Paese
che
fa
ancora
richiesta
di
modelli
assistenzialistici.
Specchio
delle
difficoltà
di
concepire
il
nuovo
senso
di
occupazione
si
avverte
in
frasi
tipo
“mio
figlio
è
stato
costretto
ad
andare
a
lavorare
all’estero”.
In
quel
“costretto”
si
annida
tutta
l’impossibile
comprensione
del
presente.
Stessa
cosa
vale
per
gli
imprenditori,
“lo
Stato
faccia
qualcosa”
invece
che
la
ricerca
d’invenzioni
e
creatività
interessanti.
“Quo
Vado?”
parte
da
tutto
questo.
È
il
racconto
di
un
tempo
in
bilico
tra
certezza
e
incertezza,
dove
Checco,
figlio
di
quella
mentalità
assistenzialista,
deve
“provarsi
a
vivere”.
A
tendere
una
mano
a
Checco
è
Valeria,
una
giovane
ricercatrice
che
studia
il
surriscaldamento
del
pianeta
e
il
suo
effetto
sugli
animali.
Ad
animare
la
vita
di
Valeria
è
il
tentativo
di
salvare
il
mondo
da
mutamenti
irreversibili
che
mettono
a
repentaglio
la
sua
stessa
sopravvivenza,
ad
animare
Checco
è
l’ottusa
ricerca
di
salvare
il
suo
posto
fisso.
Checco
non
ha
ancora
capito
che
il
posto
fisso
si
sta
estinguendo
proprio
come
quegli
animali
che
Valeria
cerca
disperatamente
di
salvare.
Inizia
per
Checco
un
nuovo
tempo
che
gli
fa
richiesta
di
coraggio,
di
determinazione,
di
partecipazione,
a
lui
che
è
stato
sempre
e
solo
interessato
al
suo
piccolo
microcosmo
fatto
da
ufficio,
casa
dei
genitori,
piccolo
paese
dove
vive.
Per
Checco
è
giunto
il
tempo
di
aprirsi
al
mondo,
di
ospitare
grandi
ideali,
di
concepire
un
senso
comunitario
della
vita,
e
Checco,
per
amore
di
Valeria,
accetta
di
far
parte
del
nuovo
tempo.
Abbiamo
voluto
chiamare
questo
nuovo
tempo
della
vita
di
Checco
“Tempo
dell’educazione”.
Checco
ha
compreso
che
la
civiltà,
da
sola,
serve
a
poco
se
non
si
accompagna
all’educazione.
L’educazione
è
la
porta
d’ingresso
a
un
futuro
carico
di
meravigliosa
eternità.