titolo originale:
Nessuno siamo perfetti
regia di:
cast:
Tiziano Sclavi, Dario Argento, Mauro Marcheselli, Thony, Bianca Pitzorno, Giovanni Soldini, Grazia Nidasio, Lorenzo Mattotti, Alfredo Castelli, Walter de Silva, Sergio Castellitto, Giancarlo Bozzo, Arianna Galieti, Stefania Casini, Flavio Parenti, Giampo Casertano, Aldo di Gennaro, Michele Masiero, Roberto Vecchioni, Gabriele Guglielmetti, Graziano Fedriani
fotografia:
montaggio:
musica:
produttore:
produzione:
Bizef Produzione, in collaborazione con XMAD
distribuzione:
paese:
Italia
anno:
2014
durata:
71'
formato:
HD - colore
uscito il:
18/06/2015
premi e festival:
Nessuno siamo perfetti è un viaggio all'interno dell'universo di Tiziano Sclavi, il creatore di Dylan Dog che ha disseminato il nostro quotidiano di immagini, suggestioni, racconti e storie per anni, fino alla sorprendente decisione di ritirarsi da tutto e da tutti.
L’autore schivo, misterioso ma molto amato racconta alla macchina da presa con sincerità le suememorie da invisibile e svela i pensieri più profondi della sua visionarietà, rendendo palpabile anche il suo flirtare con la morte. Sclavi ha regalato al suo personaggio tutti i suoi incubi nati da una personalità complessa e piena di luoghi oscuri, e lo ha fatto fino a farsi male. Le sue
parole danno vita a visioni che simaterializzano sullo schermo attraverso animazioni evocative.
La sua intervista – confessione si mescola con le immagini di quelmondo tutt’altro che rassicurante che lo ha ispirato per anni, dando origine a un flusso che diventa il suo ritratto diretto, sincero, sorprendente e inedito.
NOTE DI REGIA:
Sono un lettore appassionato di fumetti e, nel corso degli anni, ho accumulato una conoscenza approfondita della Letteratura Disegnata. Nel documentario parla il protagonista di questa avventura: il corteggiatissimo Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog. Il film è un viaggio all'interno dell'universo di un autore che ha disseminato con attività febbrile racconti e storie. Storie che contengono altre storie che restituiscono con immediatezza atmosfere e personaggi di una malinconica città sogghignante, tutt'altro che rassicurante.
La Milano coprotagonista del film è una città abitata dalle visioni e dagli incubi di un autore molto amato, abitata solo da ombre, con porte che si aprono e si chiudono sull'anima del protagonista senza chiedere permesso a nessuno.
Una mistura di contraddizioni che da al progetto una forza propulsiva irresistibile, "qualcosa" che Sclavi sa individuare e magnetizzare, "qualcosa" che sussurra oltre il rumore assordante del quotidiano affanno, sotto le polveri della realtà...
Una voce? Un sogno? Un'inquietudine?