titolo originale:
Amori che non sanno stare al mondo
titolo internazionale:
Stories of Love that cannot belong to this World
regia di:
cast:
sceneggiatura:
Francesca Comencini, Laura Paolucci, Francesca Manieri, dal romanzo omonimo di Francesca Comencini
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
distribuzione:
Warner Bros. Pictures [Italia], Cdi Films [Argentina], Palace Films [Australia], Polyfilm Verleih [Austria], Arti Film [Belgio], Mares Filmes [Brasile], Danaos Cinema [Grecia], Palace Films [Nuova Zelanda], Arti Film [Olanda], Cinemaran Spain [Spagna], Xenix Filmdistribution [Svizzera], Cineplex [Taiwan], Spafax (Airlines) [Tutto il mondo]
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2017
durata:
92'
formato:
colore
uscito il:
29/11/2017
premi e festival:
Claudia (Lucia Mascino) e Flavio (Thomas Trabacchi) si sono amati, a lungo e con grande
passione. Poi tutto è finito e per lei non è stato facile. Dopo tanti anni il loro è un mondo alla
deriva, come un'isola. Lui ha dentro la furia di andare avanti, tornare a terra; lei non vorrebbe
dimenticare mai.
Una commedia sentimentale che racconta con ironia e grande lucidità una storia d’amore che non
sa stare al mondo, il modo in cui le donne ne affrontano la fine e un nuovo inizio.
NOTE DI REGIA:
Con questo film ho cercato di raccontare con gioia e allegria un disordine amoroso e un dolore,
perché quando si soffre per amore, quando si cercano le parole per rovesciare l’assetto delle cose,
quando ci si lancia come delle Don Chisciotte impazzite contro la fine degli amori, si è disperate ma
anche molto buffe. Ho cercato di creare un personaggio femminile non vittima, seppure
sofferente, un personaggio irritante e tenero, scomodo, combattivo. Con lei, intorno a lei, tanti
altri personaggi femminili, tasselli di uno stesso mosaico, donne che cercano un altro modo
possibile di stare al mondo. In mezzo un uomo, affascinante, che sembra vicino, vicinissimo, ma è
ancora lontano: troppo impaurito, troppo guardingo di fronte a tanto disordine e a tanto cercare.
Ho voluto molto ardentemente fare questo film, perché credo sia una delle grandi utopie del
nostro tempo quella che si nasconde dietro tutto questo disordine. C’è un tesoro nascosto dentro
quel rincorrersi, dentro tante incomprensioni, tanti belligeranti nottate: un modo differente per
gli uomini e le donne di stare assieme senza pagare il prezzo, ormai irricevibile eppure ancora
moneta corrente, del silenzio delle une e del dominio degli altri.