titolo originale:
Indivisibili
titolo internazionale:
Indivisible
regia di:
cast:
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
Tramp Limited, O' Groove, con il contributo del Ministero della Cultura
distribuzione:
Medusa Film [Italia], Palace Films [Australia], Arti Film [Belgio], Chapeau Melon Distribution [Francia], Palace Films [Nuova Zelanda], Arti Film [Olanda], Pilot Kino [Russia], Deutchman Company [Stati Uniti], MovieCloud [Taiwan], Sinema [Turchia], Cinenuovo [Ungheria], Spafax (Airlines) [Tutto il mondo]
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2016
durata:
104'
formato:
colore
uscito il:
29/09/2016
premi e festival:
Viola e Dasy sono due gemelle siamesi che cantano ai matrimoni e alle feste e, grazie alle loro esibizioni, danno da vivere a tutta la famiglia. Le cose vanno bene fino a quando non scoprono di potersi dividere... Il loro sogno è la normalità: un gelato, viaggiare, ballare, bere vino senza temere che l’altra si ubriachi… fare l’amore. “Perché sono femmina”.
NOTE DI REGIA:
Questo è un film sulla separazione e sul dolore che comporta.
Ho ragionato sull’idea che a volte, per crescere, bisogna farsi del male, rinunciare ad un pezzo di sé stessi. Ho cercato un’immagine che rappresentasse al meglio questo concetto e l’ho trovata: due gemelle siamesi appena maggiorenni che scoprono di potersi dividere. Due ragazze attaccate per il bacino che, guardate singolarmente, dovevano essere belle per permettermi di realizzare quell’equilibrio tra attrazione e repulsione che è la linea guida estetica di ogni inquadratura che compongo.
Io vedo il mondo così: sempre in bilico tra la bellezza e la bruttezza. La frequentazione assidua di questo bilico mi ha portato ancora una volta a Castelvolturno. C’ero già stato, è vero, infatti questo film comincia dove finiva il precedente, sulla riva destra del Volturno. Quel territorio è un simulacro straziato di una bellezza passata, materiale perfetto per costruire la gabbia dalla quale i miei uccellini vogliono disperatamente scappare.
Il loro sogno è la normalità: un gelato, viaggiare, ballare, bere vino senza temere che l’altra si ubriachi… fare l’amore. “Perché sono femmina”.
Per raccontare questa storia ho voluto riprese sempre un po’ fuori tempo, come la vita.