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titolo originale:
Street Opera
regia di:
cast:
Clementino, Gué Pequeno, Danno, Tormento, Elio Germano
sceneggiatura:
fotografia:
Haider Rashid, David Becheri, Daniele Bernabei, Emanuele Tassi
montaggio:
produttore:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2015
durata:
70'
formato:
colore
status:
Pronto (09/10/2015)
premi e festival:
Street Opera è un viaggio all’interno del rap italiano e del suo pubblico attraverso il ritratto di quattro rapper simbolo di correnti e periodi diversi. Clementino, Gué Pequeno, Danno e Tormento, accompagnati da Elio Germano – attore e rapper del gruppo Bestierare - ci trasportano in un mondo nato oltre vent’anni fa alla periferia della musica italiana, ed arrivato in vetta alle classifiche, diventando la musica più in voga fra i giovani, che da essa si sentono rappresentati. Il ventennio italiano 1994-2014 è rappresentato attraverso un ritratto impressionistico di questi cinque artisti e della loro esperienza sul palco, mostrando il lato vero di questa cultura e degli artisti che la praticano: l’impegno, la passione e la volontà di diventare maestri di rime.
NOTE DI REGIA:
Inizialmente, l’idea che ha ispirato il documentario è stata
quella di creare una fotografia dell’atmosfera e delle dinamiche del
mondo del rap italiano non entrando nel dettaglio soggettivo di
ogni artista, ma piuttosto scegliendo alcuni personaggi simbolo
che sono risultato ed espressione stessa del loro pubblico.
C’è un forte legame tra ciò che è successo socialmente e politicamente in Italia nel periodo tra il 1994 ed il 2014 e l’evoluzione del rap italiano, che in quegli stessi anni è passato da
genere di strada a musica di massa, raccontando, sia in contenuti
che forma, l’evoluzione della nostra società in ciò che è diventata
oggigiorno: Danno, rapper simbolo di Roma, racconta la lotta
interiore e la necessità d’indipendenza intellettuale, Tormento gli si
avvicina spesso tematicamente, ma si allarga anche su argomenti
legati al rapporto tra corpo, ambiente e musica – quasi tracciando i
passi del ritorno alla natura ed alla terra di molti giovani italiani –
Clementino, nel suo essere un Pulcinella del rap ci racconta la
necessità di svago della sua generazione, ma anche spesso cosa
significhi lasciare la propria terra per trovare fortuna altrove, senza
dimenticare le proprie radici, e Guè Pequeno, sotto la sua
apparente aridità e cattiveria, è probabilmente tra i quattro colui
che meglio incarna - specialmente attraverso il personaggio che si
è costruito e che interpreta - lo sgretolamento dei valori della
nostra società e l’enorme alienazione che vivono i giovani oggi.