titolo originale:
Il guardiano del ghiaccio
regia di:
cast:
Alessandro Vantini, Giulia Morgani, Fabio Balasso, Pietro Faiella, Pietro De Silva, Paolo Perinelli, Claudio Boccaccini, Emanuele Corradini
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
Ray Matrisciano, Oscar Metastasio
scenografia:
costumi:
Carmen Giulio
musica:
paese:
Italia
anno:
2016
durata:
105'
formato:
colore
I cavi di ferro svaniscono nella nebbia, la cabina di una funivia sale verso la cima della montagna. Alla fine della risalita si scoprono un albergo, una casa di pietra e un osservatorio stellare. Le porte della funivia si aprono, alcuni sciatori escono e per ultimo il macchinista Claus Lein che vive la sua vita ai margini della società. A casa, Claus si trasforma, diventa dolce, premuroso e divertente condividendo la sua vera natura solo con Cloris, una donna più giovane di lui di una quindicina d’anni. Il rapporto tra i due è un’altalena di dolcezza e aggressività feroce. Claus si rifugia spesso nel suo studio, dove a Cloris è vietato entrare. Una sera legge nel web la notizia che desta la sua attenzione: la stella Betlegeuse sta per esplodere, producendo una quantità enorme di energia. Durante un giorno di lavoro come tanti i suoi occhi incrociano quelli di una passeggera, Dana, che lo sconvolge per la somiglianza con Cloris.. Dopo alcuni giorni Dana scompare durante una tormenta di neve. L’ultima persona ad averla vista è Giulio, un collega di Claus, che diventa il capro espiatorio del caso. Un anno dopo Claus appare più trasandato e stanco, il suo lavoro alla funivia procede metodico. Incontra Mattia, il fratello maggiore di Dana, che a distanza di un anno continua a cercare la sorella scomparsa. Il giorno dopo sono due gli astri che illuminano il cielo, l’energia sprigionata dall’esplosione della stella Betelgeuse appare come un secondo astro luminoso. Claus ha trasferito gran parte del suo studio in un sotterraneo e tra vecchi appunti, libri, spilli metallici custoditi in un contenitore ghiacciato, mappe stellari e frenologiche, modellini di cervello umano, si nasconde per aiutare la sua dolce e malata Cloris entrando nel labirinto dei suoi segreti più oscuri…
NOTE
DI
REGIA
:
Il
Guardiano
del
ghiaccio”
Il
film
è
concepito
per
far
entrare
il
pubblico
nel
labirinto
della
mente
del
protagonista,
dove
gli
errori
del
passato
amplificano
la
paura
nell’affrontare
il
presente.
Gli
elementi
cinematografici
si
ripetono,
in
forma
differente,
in
ogni
scena
fino
ad
arrivare
alla
presunta
uscita
del
labirinto,
che
è
copia
della
stessa
entrata.
Il
“guardiano
del
ghiaccio”
utilizza
il
genere
filmico
del
“noir”
per
far
sedere
lo
spettatore
nelle
stanze
più
intime
di
una
fredda
abitazione
di
montagna.
La
visione
registica
mette
in
scena
la
“malattia
mentale”
di
un
personaggio
schizofrenico,
accompagnando
il
pubblico
verso
la
speranza
di
una
cura
per
una
cosi
drammatica
patologia.
Il
film
si
consuma,
nelle
ultime
venature
dello
spirito,
come
una
supernova
nello
spazio,
facendo
nascere
nel
pensiero
dello
spettatore
caotici
schemi.