La Focara è una “festa del fuoco” che si celebra ogni anno in gennaio a Novoli, un piccolo paese della Puglia, in onore di Sant’Antonio Abate, patrono del paese, richiamando, per la sua singolarità, migliaia di persone. Da qualche anno la Fondazione della Focara ha pensato di chiamare degli artisti visivi di grande risonanza internazionale chiedendo loro di realizzare un’opera focara e un manifesto d’autore. Jannis Kounellis, il grande artista visivo famoso ormai in tutto il mondo per il contributo che ha dato all’arte povera, dà un’interpretazione insieme mistica e laica di questo gesto fisico e simbolico che la comunità compie, proponendo un allestimento essenziale ma profondamente evocativo: l’imponente ammasso di fascine che è la focara, viene trafitta da alcune lance di acciaio e, sotto la legna, viene nascosta una croce greca di pietre, che apparirà quando il fuoco brucerà tutto. Paolo De Falco lo segue nel suo percorso creativo, dialogando silenziosamente con il maestro, nel tentativo di raccontare la sua opera senza spiegarla, di usarla come uno strumento di riflessione sul potere e la vanità dell’arte, chiudendo il film con uno straordinario racconto di Kafka che evoca il destino e il compito dell’artista.