Nonostante le difficoltà del momento, il mercato cinematografico mondiale cerca di andare avanti, e alcuni appuntamenti vengono confermati dai Festival in versione online, per creare spazi di visione dei film e di incontro per gli operatori professionali. Tra questi c’è Hot Docs, il più grande festival di documentari nordamericano, e del mondo, che da 25 anni porta ogni anno a Toronto oltre 150 film, e qualcosa come 190 tra emittenti televisive e distribuzioni. Un tempio del cinema del reale, che se rimanda a data da definirsi l’appuntamento con le proiezioni aperte al pubblico, conferma invece il suo programma Industry, con proiezioni online e incontri virtuali di mercato tra produttori, buyers, broadcaster, dal 30 aprile al 31 maggio 2020. È in questo Mercato virtuale che sono accolti due titoli italiani, Res creata di Alessandro Cattaneo e We are the Thousand di Anita Rivaroli.
Res creata viene presentato nello speciale Programma ‘The Changing Face of Europe’, gestito dall’EFP – European Film Promotion, una finestra di 10 tra i migliori titoli europei dell’anno. Il film è un viaggio affascinante per raccontare l'antico e variegato rapporto tra essere umano e mondo animale. Curiosità, meraviglia, amore, ma anche sfruttamento e bisogno, con le presenze nel cast dello scrittore Franco Marcoaldi e di un protagonista della scena musicale come Giovanni Lindo Ferretti. Per il direttore di Hot Docs Shane Smith, la selezione di documentari europei di Changing face of Europe ‘offre prospettive e storie avvincenti, che regalano uno sguardo su un’Europa in transizione. E ci presentano il talento di alcuni filmmaker destinati a lasciare un timbro nel mondo del documentario’.
Anche We are the Thousand, programmato nella sezione ‘Artscapes’, si presenta con un forte appeal internazionale, ricostruendo uno dei più eccezionali eventi musicali degli ultimi anni: l’esecuzione a Cesena del brano ‘Learn to Fly’ dei Foo Fighters – uno dei più importanti gruppi rock del pianeta – eseguito da 1000 musicisti provenienti da tutta Italia, con l’obiettivo di convincere la band a venire a suonare in città. Una performance seguita dalle tv di tutto il mondo, che ha convinto e commosso Dave Grohl, il leader dei Foo Fighters, ad accettare l’invito. E una bella storia di comunità e forza dei sogni.
Avere due titoli in un mercato attivissimo e ricco di presenze come quello di Toronto, è un nuovo punto segnato dal documentario italiano all’estero, che nel momento difficile non manca di segnalare la sua vitalità.
La presenza dei film italiani a Hot Docs è coordinata da Istituto Luce Cinecittà-Filmitalia.