Quanto cinema italiano proiettato negli States!

Il cinema italiano ancora in primo piano nei maggiori festival internazionali statunitensi

Quanto cinema italiano proiettato negli States!

L’ultima novità è per David Grieco che si aggiudica il Golden Reel Award 2005 come miglior regista con il film Evilenko, alla 4ª edizione del Tiburon International Film Festival (CA).
Ma molti sono gli eventi di quest’anno che hanno visto e vedranno come protagonista il nostro cinema negli USA.
L’anno si è aperto con oltre 10 titoli della più recente produzione italiana selezionati al Festival di Palm Springs: da Cantando dietro i paraventi di Ermanno Olmi a Le chiavi di casa di Gianni Amelio (distribuito negli USA da Lakeshore), passando, tra gli altri, per Agata e la tempesta di Soldini, L’amore ritrovato di Mazzacurati, Vento di terra di Marra, Dopo mezzanotte di Ferrario, Caterina va in città di Virzì, Le conseguenze dell’amore di Sorrentino e Non ti muovere di Castellitto.
E proprio Sergio Castellitto è stato portato alla ribalta nel cuore di Manhattan con la rassegna che il Lincoln Center di New York gli ha interamente dedicato (28 gennaio/7 febbraio) presentando una selezione di ben 12 titoli tra i suoi film, suscitando grande interesse del pubblico e della stampa newyorchese.

Ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa di Asia Argento ha invece inaugurato il San Francisco Indipendent Film Festival (3/15 febbraio) e sarà ad aprile al Philadelphia Film Festival.
Nel mese di marzo sono stati presentati tra le nuove tendenze del cinema internazionale al New Directors/New Films Certi bambini dei fratelli Frazzi, Primo amore di Garrone e Private di Costanzo.
Al Tiburon International Film Festival oltre al premiato Evilenko sono stati presentati L’isola di Costanza Quatriglio, I nostri 30 anni. Generazioni a confronto di Giovanna Taviani e Nema Problema di Giancarlo Bocchi, che rappresenterà la nostra cinematografia anche al Phoenix Film Festival (7/10 aprile), e parteciperà alla competizione per il LAIFA (11/15 aprile) insieme a 13 a tavola di Enrico Oldoini, Hollywood Flyes di Fabio Segatori, Sara May di Marianna Sciveres, Il silenzio dell’allodola di David Ballerini, Il tramite di Stefano Reali e Dopo mezzanotte di Davide Ferrario. Dal 10 al 20 marzo New York ha celebrato alla cineteca della Brooklyn Academy of Music il cinema di Pupi Avati proponendo una selezione di 8 titoli tra cui film come Bix,Il cuore altrove, Festa di laurea e I cavalieri che fecero l’impresa; nelle stesse date il Cleveland International Film Festival ha riproposto Certi bambini e Vento di terra.

Nel mese di aprile, dal 1 al 10 la 3ª edizione del Chicago International Doc Fest presenterà in competizione il documentario di Marco Amenta L’ultimo Padrino; sarà poi la volta, dal 7 al 20, del Philadelphia Film Festival che presenterà ben 9 lungometraggi (coproduzioni comprese) e 2 corti italiani. Tra i titoli troviamo di nuovo Evilenko di David Grieco, Le chiavi di casa di Amelio, Vento di terra di Marra, Il ritorno di Cagliostro di Ciprì e Maresco, De Reditu (Il ritorno) di Claudio Bondì e La Niña Santa di Lucrecia Martel.
Infine il Tribeca Film Festival (21 aprile/1 maggio) presenterà in anteprima assoluta, L’estate di mio fratello di Pietro Reggiani, in concorso, e Figli di Roma città aperta di Laura Muscardin, oltre a Vento di terra di Marra, Cantando dietro i paraventi di Ermanno Olmi, le coproduzioni Tickets (Olmi, Kiarostami e Loach), 2046 di Wong Kar-wai, i tre episodi di La valigia di Luper di Peter Greenaway, e Dètour De Seta di Salvo Cuccia presentato anche al Full Frame Doc Film Festival nel North Carolina (7/10 aprile) insieme a Good Times di Alessandro Cassigoli e Dalia Castel (quest’ultimo in concorso).

L’attenzione sulla nostra cinematografia si concentrerà poi nel periodo estivo in due eventi di rilievo: dal 1 al 10 giugno il Lincoln Center di New York presenterà la 5ª edizione di Open Roads: New Italian Cinema, ormai appuntamento imperdibile per pubblico, stampa e buyers newyorchesi appassionati della nostra cinematografia; in ottobre il MoMA presenterà Laura Morante al pubblico statunitense attraverso e una selezione dei suoi film più significativi.