Pasetto, Puglielli e Infascelli al Raindance , Sorrentino, D’Alatri e Giordana a Chicago, i fratelli Frazzi, Gaglianone, Rulli e Garrone a Vancouver.
A Londra la 13ª edizione del Raindance Film Festival presenterà a partire da oggi fino al 9 ottobre, nella sezione dedicata alla cinematografia europea Tartarughe sul dorso di Stefano Pasetto, Tutta la conoscenza del mondo di Eros Puglielli e Il vestito da sposa di Fiorella Infascelli e la coproduzione italo-austiaca-tedesca Cantina di Eva Urthaler.
Al via domani la 24ª edizione del Vancouver Vancouver International Film Festival, che fino al 14 ottobre presenterà al pubblico canadese oltre 200 titoli di cinema internazionale. Tra gli italiani Certi bambini di Andrea e Antonio Frazzi, Primo amore Primo amore di Matteo Garrone, Nemmeno il destino di Daniele Gaglianone, e Gli occhi dell’ altro di Gianpaolo Tescari nella sezione Cinema of Our time; Stefano Rulli sarà presente nella sezione Nonfiction Features 2005 con il documentario Un silenzio particolare.
Tra le coproduzioni saranno proiettati Caché di Michael Haneke come Special Presentations e The Grönholm Method di Marcelo Pinyero sempre in Cinema of Our Time. Inoltre fra le presenze italiane da segnalare un omaggio a Roberto Rossellini con la proiezione di Roma Città Aperta e My Dad Is 100 Years Old, frutto della collaborazione tra Guy Maddin e Isabella Rossellini.
La 41ª edizione del Chicago International Film Festival (6-20 ottobre), una della vetrine di maggiore interesse del pianeta USA, riserva un’ottima accoglienza per la cinematografia italiana, che conferma la sua annuale presenza con ben 7 film tra produzioni nazionali e coproduzioni: Alessandro D’Alatri è in competizione con La Febbre , mentre Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino, Quando sei nato non puoi più nasconderti di Marco Tullio Giordana e Peperoni ripieni e pesci in faccia di Lina Wertmuller saranno presentati nella sezione World Cinema. Tra le coproduzioni troviamo in concorso Gabrielle di Patrice Chéreau, in Special Presentations Caché di Michael Haneke e, nella sezione riservata ai New Directors, Cadaveri ben temperati di Benjamin Filipovic.