L’accostamento potrebbe sembrare avventato, ma a giudicare dai numeri e dalle presenze, la 9a edizione del Festival di Shanghai, sembra confermarci in questa ipotesi. Stars come Nicole Kidman, Sigourney Weaver, Andie McDowell, Liam Neeson, Anthony Minghella, Jacky Chan, Ang Lee e Hugh Jackman, solo per citarne alcuni, hanno in questi giorni sfilato sui tappeti rossi della Cina Popolare.
Gabriele Salvatores,
membro della giuria (Luc Besson ne è il Presidente), la sezione speciale “Focus on Italia” con ben 12 film, il regista cinese Wang Xiaoshuai che presenta il suo documentario “Tuscany Dream” realizzato per avvicinare i cinesi alla nostra cultura, stanno contribuendo, vista anche l’ottima accoglienza dei nostri film in sala, ad un nuovo successo dell’ iniziativa di Filmitalia in oriente, mettendo in evidenza la nostra cinematografia agli occhi dei numerosi produttori e buyers locali.
La Cina con una crescita del Pil al 10% annuo, è di sicuro uno dei mercati più interessanti al mondo, e l’Europa è uno dei partner commerciali più ambiti con il quale il “Drago Rosso” vuole stabilire contatti. A dimostrazione di questo dato l’importante sezione del market (che complessivamente ospita circa 1000 film) dedicata agli scambi cino-europei dal titolo “Exploring New Land” , ha confermato tale interesse, e come ha affermato il General Manager della China Film Co-Production Corporation, La Peikang: “Quest’anno 3 film compresi fra i primi 4 presenti al box office sono delle co-produzioni con l’Europa, e rappresentatano circa il 30 – 40% dell’intero introito prodotto al botteghino."
L’importante trattato di co-produzione firmato dalla Cina con l’Italia, ci pone fra i pionieri di questa nuova tendenza, sono infatti al vaglio in questi giorni simili accordi con Francia, Gran Bretagna, Australia ed India.