L'Italia a Berlino con tre opere prime

In Concorso Laura Bispuri, in Generation Duccio Chiarini e Lamberto Sanfelice

L'Italia a Berlino con tre opere prime

Torneranno i prati di Ermanno Olmi guida simbolicamente le selezione italiana alla 65° Berlinale. Lo straordinario film invitato nella sezione Berlinale Special sembra tracciare il percorso per i tre esordienti che rappresenteranno l’Italia a Berlino.
In concorso Vergine giurata, opera prima di Laura Bispuri con Alba Rohrwacher, coproduzione Italia, Svizzera, Germania, Albania e Kosovo, e due film nella sezione Generation: Cloro di Lamberto Sanfelice che nei prossimi giorni concorrerà al Sundance, e Short Skin di Duccio Chiarini, presentato a Venezia in Biennale College. Tre opere prime, tre romanzi di formazione, tre sguardi originali sui passaggi dall’adolescenza all’età adulta.
Il nuovissimo cinema italiano, da poco tornato a casa con 2 Oscar europei, L’arte della Felicità e La mafia uccide solo d’estate, continua a sorprendere in Italia e all’estero. Segno anche di una nuova generazione di produttori, in grado di creare link internazionali per le coproduzioni e coinvolgere positivamente le istituzioni europee, programmi MEDIA, EFP, Euroimages, etc. Nella mitica sezione Forum Francesco Clerici presenterà il documentario Il gesto delle mani dedicato a Velasco Vitali, i cui processi creativi arrivano dal V secolo a.C.
Nella sezione Culinary Cinema, sono presenti Quando l'Italia mangiava in bianco e nero di Andrea Gropplero di Troppenburg, prodotto da Istituto Luce Cinecittà e Il Segreto di Otello di Francesco Ranieri Martinotti.
Da quest'anno, inoltre, il festival si apre anche alle serie televisive nella sezione Berlinale Special; l'Italia sarà rappresentata da 1992, ideata e interpretata da Stefano Accorsi.