Cannes: la critica osanna i film italiani

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Cannes: la critica osanna i film italiani

The New York Times - "Un esercito di registi italiani invade il festival di Cannes"

TALE OF TALES di Matteo Garrone - 14 maggio

The Guardian - "favoloso in tutti i sensi"

Variety - "lussuosamente realizzato e lungamente atteso"

The Hollywood Reporter - "sognante, fresco"

Screen International - "il film di Garrone più incantevole verbalmente e visivamente"

Indiewire - "il film più originale mai fatto su una fiaba"

Daily Telegraph - "favolosamente sexy, che sfida le mode e diventa subito cult"

The Times - "incantevole (in tutti i sensi)"

La libre Belgique - "immagini fantastiche"

MIA MADRE di Nanni Moretti - 16 maggio

Financial Times - "un film davvero bello"

Le Monde - "«Mia madre»: habemus palmam?"

Liberation - "Moretti è in continua evoluzione"

The Guardian - "caldo, spiritoso e seducente"

MEDITERRANEA di Jonas Carpignano - 19 maggio

Variety - "una rivelazione"

The Hollywood Reporter - "un affascinante ritratto delle popolazioni che fluttuano nel mondo globalizzato"

Little White Lies - "perfettamente riuscito"

Los Angeles Times - "Sceneggiatura solida"

The Huffington Post - "rivolge lo sguardo su tutte quelle anime che stanno cercando di resistere alla tempesta del senso di appartenenza"

Indiewire - "potente ritratto"

The Guardian - "se un film così intenso e intelligente apparisse all'istante ogni volta che leggiamo di qualche dramma sui giornali, forse potremmo risolvere tutti i problemi dell'umanità".

YOUTH di Paolo Sorrentino -  20 maggio

Screen International - "Sorrentino raggiunge nuove vette di spettacolare, assoluta magnificenza e buon gusto"

Variety - "il film più tenero di Sorrentino"

The Hollywood Reporter - "immensa ricchezza visiva, intensità musicale, precisione attoriale"

The Times - "arguto e tenero"

El Pais - "brillante e tenero"

La libre Belgique - "delicatezza, eleganza"

Le Figaro - "sobria e magnifica meditazione"

LOUISIANA di Paolo Minervini - 21 maggio

The Hollywood Reporter - "poetico"

Variety - "scava nell'anima dello spettatore"

La Libre Belgique - "molto politico e per nulla retorico"

Libération - "gira benissimo, senza diventare invadente"