E venne l’uomo – Un dialogo con Ermanno Olmi

titolo originale:

E venne l’uomo – Un dialogo con Ermanno Olmi

produzione:

paese:

Italia

anno:

2016

durata:

47'

formato:

colore

status:

Pronto (28/07/2016)

premi e festival:

Leone d’Oro alla carriera nel 2008, Palma d’Oro per L’albero degli zoccoli nel 1978, Leone d’Oro nel 1988 per La leggenda del santo bevitore: Ermanno Olmi da oltre cin- quant’anni racconta la realtà con il rigore di un cineasta che si sente e si vuole sempre agli esordi. Nel dialogo con il critico Federico Pontiggia riflette sulla sua poetica, sui valori umani, sulla volontà umanistica e sulle aspirazioni solidali che la delineano, restituendo un cinema fatto di silenzi, capace con la forza della coerenza e dell’originalità di staccarsi dal rumore di fondo dell’audiovisivo contemporaneo. E venne l’uomo è la testimonianza lucida e sincera, appassionata e profonda, commossa e divertita di un saggio, Ermanno Olmi, che per immagini, suoni e poesia continua ad alimentare il suo percorso autoriale, il nostro immaginario esistenziale e il comune desiderio di conoscere l’Uomo.

NOTE DI REGIA:
Alessandro Bignami: "Quando ho saputo dell’opportunità di realizzare una lunga intervista a Ermanno Olmi non capivo se fosse più forte la curiosità di conoscere un grande del cinema italiano o il timore di invadere la quiete della sua casa di Asiago. La disarmante disponibilità di Olmi e l’intimità creatasi nel dialogo con Federico Pontiggia, viceversa, hanno “fermato il tempo” e dissolto ogni preoccupazione, lasciando spazio al racconto di una vita e di uno sguardo sulla realtà che, come la coerenza, il coraggio e l’anticonformismo che li caratterizzano, sono sempre attuali e sempre più rari."
Federico Pontiggia: "L’ultimo dei grandi vecchi, il primo dei grandi giovani del cinema italiano. Ermanno Olmi ha il rigore, il nitore e la curiosità di rinnovarsi e stupirsi a ogni film, senza abbandonare la sottile linea rossa della sua poetica: l’umanesimo. Incontrarlo, mettersi in ascolto, significa conoscere e riconoscere un cantore del silenzio per immagini e suoni, un profeta laico che ha fatto dei film le sue parabole, degli spettatori i suoi compagni. Sulla scorta di Camus, Olmi crede che “Se vuoi che un pensiero cambi il mondo, prima devi cambiare te stesso”: guardando i suoi film, in fondo, possiamo cambiare anche noi."