Chief White Elk

titolo originale:

Chief White Elk

sceneggiatura:

Beppe Leonetti, con la collaborazione di Wu Ming 2

produttore:

produzione:

Stefilm, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno della Regione Piemonte, Film Commission Torino Piemonte

paese:

Italia

anno:

2022

formato:

colore

status:

Sul set (11/01/2017)

Nell'estate del 1924 i quotidiani italiani riportano, oltre alle preoccupanti notizie sulla crisi economica, sulla paralisi parlamentare e sulle violenze politiche, le imprese di un inedito benefattore: il Principe White Elk, ricco capo pellerossa in visita in Italia.

Questo elegante "selvaggio" gira il Paese in camicia nera e fa il saluto romano. A ogni tappa del suo tour lancia sulla folla manciate di banconote e frasi d'ammirazione per il fascismo. Gli italiani, affamati e impauriti, vedono in lui una speranza. I fascisti, un esotico finanziatore. Gli uni lo sommergono di lettere di richieste, gli altri di onorificenze. Ma non esitano a rinnegarlo non appena si inizia a sospettare che il ricco sovrano sia in realtà un incredibile bugiardo.

NOTE DI REGIA:
Da quattro anni seguo le tracce di Laplante, in due continenti. La sua storia rappresenta in maniera paradigmatica la relazione che si crea tra la massa e il potere, rapporto misterioso che in Italia ha da sempre risvolti d'avanguardia. “Il Principe White Elk” è l'occasione per affrontare questi temi da una prospettiva assolutamente nuova e di rileggere il nostro recente passato - e il nostro presente - sotto una nuova luce. Una luce inedita, la cui forza è resa ancora più evidente dalla recentissima scoperta del materiale d'archivio conservato presso il Museo Lombroso, materiale nascosto per quasi cento anni, proprio a causa della follia e ottusità del Ventennio.
La vicenda di White Elk, una storia di risonanza e interesse mondiali che ha avuto il suo terreno di gioco proprio a Torino, si ricollega anche a scenari, temi e personalità cui la nostra città è strettamente legata: le avventure immaginate da Emilio Salgari, il cinema muto, Lombroso, Massimo Mila, la casa editrice Einaudi.