Il viaggio

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Trailer

titolo originale:

Il viaggio

sceneggiatura:

Alfredo Arciero, Alessio Billi

montaggio:

scenografia:

Morena Nastasi

musica:

Antonio Di Iorio

produttore:

produzione:

paese:

Italia

anno:

2017

durata:

90'

formato:

colore

aspect ratio:

16:9

premi e festival:

  • Napoli Film Festival 2016: Nuovo Cinema Italiano - Vesuvio Award
  • Sydney Indie Film Festival 2017: Best Feel Good Film
  • Foggia Film Festival 2017

Cinque persone prendono il treno della tratta ferroviaria Carpinone-Sulmona prima della soppressione della linea che attraversa zone suggestive e incontaminate del Molise. C’è il politico di animo puro, che detesta le origini rurali della sua famiglia e accetta da un imprenditore soldi in nero per la sua campagna elettorale.
C’è un enologo che non crede in se stesso e rimpiange un amore giovanile ormai lontano. C’è un’attrice che sogna di raddrizzare la sua modesta carriera televisiva e disprezza la terra natia in cui non mette piede da anni. C’è un’assistente universitaria che va a letto col titolare della cattedra ma è stanca di fare compromessi. C’è infine un imprenditore che ha perso tutto e si sente un fallito anche con il figlio e la moglie. Attraverso gli occhi dei cinque protagonisti coglieremo la bellezza della natura che sorge intorno alla cosiddetta “Transiberiana d’Italia”; attraverso le loro parole scopriremo porzioni della loro vita. Ce la farà il politico a dimostrarsi all’altezza del suo ruolo, a vincere la tentazione della corruzione? E l’enologo? Sarà in grado di ritrovare fiducia in se stesso e nelle sue capacità? Di perdonare la sorella attrice tornata per rivelare un intimo segreto? E la giovane assistente troverà il coraggio di seguire il suo cuore e vincere la sudditanza nei confronti del potente professore? L’imprenditore, perché è salito a bordo con una pistola?
Piccoli e grandi conflitti si svilupperanno lungo il tragitto che sarà ricco di imprevisti, sorprese e incontri “magici”. Le storie dei cinque protagonisti si incroceranno con quella di Alfredo, un anziano capotreno al suo ultimo giorno di lavoro che soffre per la chiusura della linea ferroviaria. C’è spazio anche per Palma, una vulcanica e simpatica bigliettaia eternamente insoddisfatta, che si innamora di un tenebroso arabo clandestino salito a bordo senza biglietto. Ci sono anche Patrizia e Paola, due litigiose ragazze che vorrebbero sposarsi e avere un figlio che si confrontano con un enigmatico prete che ha fatto voto di silenzio. Altro protagonista del film è quindi il treno. I suoi vagoni pieni di persone che invece di trafficare con tablet e smartphone, decidono di parlare tra loro, di confrontarsi, di litigare. Accompagnati dal lento incedere del treno, ognuno di loro si ritroverà a svelare qualcosa di sé, dimenticando la ragione iniziale del viaggio per trovare una strada comune, più profonda. Da percorrere insieme.

NOTE DI REGIA:
Dal “corto” al film: realizzato 3 anni fa come sostegno alla storica tratta ferroviaria Sulmona–Carpinone, “Il Viaggio”, in occasione delle tante proiezioni in Molise e a Roma, è stato accolto con favore dal pubblico, colpito dalla bellezza dei paesaggi attraversati dalla ferrovia così come dall’intensità della storia, capace di coinvolgere ed emozionare nonostante il suo breve respiro. Una storia che a mio avviso meritava di essere ampliata e strutturata nella dimensione più articolata di un lungometraggio. Pertanto l’idea iniziale è stata sviluppata ed abbiamo realizzato il film. Il primo film interamente girato in Molise. È mia convinzione che mai come in questo momento è necessario raccontare storie autentiche, che raccontino l’Italia di oggi. Il viaggio è pertanto un’occasione per guardare da vicino l’Italia odierna, in tutte le sue sfaccettature. La realtà di un paese smarrito, di uomini e donne alla ricerca di un filo conduttore. Il nostro treno errante è per me la metafora del viaggio interiore di un’intera nazione, di una comunità che di fronte all’incedere della crisi economica, riscopre la forza e la semplicità di valori etici e spirituali: l’amore, l’amicizia, la solidarietà, il rapporto antico con la natura. Valori essenziali, come diceva Aristotele, aspetti umani invariabili e permanenti e – mi permetto di aggiungere – fondamentali per reagire e proiettarsi verso il futuro con rinnovata speranza.