Il nostro Papa

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Il nostro Papa

Il nostro Papa

titolo originale:

Il nostro Papa

titolo internazionale:

Our Pope

cast:

Iago Garcia, Manuela Fernández Vivian, Guillermo Auterio, Marcelo Saltal

produttore:

Mario Rossini, Antonio Cervi

produzione:

Red Film, Rai Cinema, Luce Cinecittà, Lazos de Sangre con il sostegno di Regione Lazio

vendite estere:

paese:

Italia / Argentina

anno:

2019

durata:

72'

formato:

colore & b/n

uscito il:

16/12/2019

“Anche io sono figlio di migranti”, dice Papa Francesco. Con un occhio attento all’attualità e alla sempre più pressante questione dell’immigrazione, lo stesso Papa ci spinge più volte a riflettere sul significato di questo fenomeno e sull’approccio più costruttivo che dovremmo avere anche noi nei suoi confronti.
“Se non ci fossero state le persone che, all’epoca, hanno aiutato mio padre, io oggi non sarei qui”. Non avremmo neanche lo stesso Papa Bergoglio, se l’immigrazione in Argentina, un tempo, non avesse trattato gli italiani con riguardo e con propositività. A partire dal Piemonte, i nonni e il padre di Papa Francesco si spostarono verso il porto di Genova per sfuggire al fascismo e imbarcarsi in direzione di Buenos Aires. Ma il transatlantico che avrebbero dovuto prendere, e per cui avevano già comprato i biglietti, la Principessa Mafalda, fu oggetto del più grande disastro navale italiano di sempre, e uccise tutti i suoi passeggeri. La strana coincidenza fu proprio quella che volle la famiglia Bergoglio trattenuta da un contrattempo e impossibilitata a prendere quella stessa nave, all’ultimo secondo. Dunque si salvarono, raggiunsero l’Argentina, e con questo permisero anche al nostro papa di nascere e diventare la persona importante che è oggigiorno.
Scampati al disastro navale, i nonni e il padre di Jorge Mario Bergoglio sono ripartiti da zero a Buenos Aires. Raccontiamo questo: l’accoglienza ora e allora, il Papa ora e al tempo in cui era un semplice ragazzino argentino che improvvisamente ha sentito una vocazione più forte di lui.
Quella del Papa è, dunque, una figura più complessa di quanto possa sembrare all’apparenza. Lo sa bene il nostro protagonista, Iago Garcia, un celebre attore che interpreta se stesso nel momento in cui gli viene chiesto di interpretare lo stesso Papa Francesco in un film dedicato alle sue origini: un compito arduo, per cui vuole prepararsi al meglio.
Inizia così il suo percorso a ritroso, lungo la storia e la vita del Papa, a partire dall’Italia e dai suoi nonni; dunque a partire dall’Italia, da Roma, e poi dal porto di Genova. A Roma si incontrerà con la giornalista Tiziana Lupi, autrice della biografia del Papa, mentre a Genova troverà la testimonianza di Massimo Minella, giornalista di Repubblica che ha raccolto in un libro chiamato "Genova-Buenos Aires - Solo Andata" le foto di quegli sbarchi, le testimonianze di tutti quei flussi emigratori dall'Italia verso l'Argentina che hanno interessato anche la famiglia Bergoglio. Viaggi della speranza e del riscatto che portarono milioni di italiani ad attraversare l’oceano. Dall’Italia fino a passare proprio in Argentina, a Buenos Aires. Passo dopo passo, seguiamo il percorso di Iago, e impariamo insieme a lui. In Argentina ripercorriamo la storia dei Bergoglio e, soprattutto, del giovane Francesco, con le sue passioni come quella per lo sport e la semplicità quotidiana che lo ha portato a diventare l’uomo che tutti conosciamo. In Argentina troviamo anche lo scultore Alejandro Marmo, più volte citato come artista preferito del papa. E Marmo, non a caso, segue una filosofia molto simile al pensiero di Papa Francesco, nelle sue sculture: preferisce servirsi unicamente di scarti e rifiuti per creare arte. Le sue statue rappresentano quello che dice il Papa quando parla di tutti gli immigrati e i poveri che vengono lasciati lì, in balia della sorte, proprio come rifiuti dell’umanità, dimenticati da un mondo che potrebbe invece valorizzarli al meglio.
E così ci immergiamo in una realtà variopinta e multietnica, seguiamo la crescita del futuro Papa, ma soprattutto il momento cruciale della sua vocazione. È arrivato quasi per caso, un giorno, quando il giovane Francesco è stato distratto dal richiamo di una chiesa locale, nel bel mezzo delle sue normali faccende di tutti i giorni. Proprio là è entrato, e in un attimo ha sentito il peso di quello che lo avrebbe aspettato, e la missione spirituale da compiere. In un certo senso è in quella chiesa che è nato Papa Francesco. Ma è anche nato da una terra che è l’Argentina, da una nave presa e da una nave persa, e dalla nostra terra, che è l’Italia, la terra da cui è partito e a cui è ritornato, in un viaggio di speranza come quello di tanti altri, fino a diventare il nostro papa.