Il pranzo della domenica

vedi anche

backstage

backstage

clicca sulle immagini per scaricare le foto in alta risoluzione

Il pranzo della domenica

Il pranzo della domenica

Il pranzo della domenica

titolo originale:

Il pranzo della domenica

titolo internazionale:

Sunday lunch

regia di:

fotografia:

montaggio:

scenografia:

vendite estere:

paese:

Italia

anno:

2003

durata:

107'

formato:

35mm - colore

aspect ratio:

1.85:1

sonoro:

Dolby SRD

uscito il:

30/04/2003

premi e festival:

Franca Malorni è una vedova della buona borghesia romana. Da quando le è morto il marito, un famoso ed affermato avvocato matrimonialista, la sua vita è diventata più difficile. L’unica sua ragione di vita sono le tre figlie, tutte sposate, con le quali mantiene un rapporto quasi ossessivo. Ogni domenica pretende che queste, con i generi ed i nipoti, vengano a pranzo da lei.
Durante una delle solite domeniche, Franca cade e si rompe un femore, la sua sarà una degenza lunga e faticosa. Durante questo periodo emergono pian piano i piccoli dissidi e i problemi che affliggono la grande famiglia. La prima figlia Barbara, quarantenne, soffre a periodi alterni di una depressione causata dal suo desiderio frustrato di avere figli, compensato in parte dalla devozione e l’amore di suo marito.
Sofia la seconda figlia di Franca è sposata con Nicola un incurabile idealista che ha visto rovinata la sua carriera di giornalista, per i suoi continui contrasti con i capi di turno. Nonostante i loro quattro figli, le ristrettezze economiche e i vari problemi quotidiani hanno gettato Sofia nel conforto dell’alcool, divenuto un vero e proprio problema.
La terza figlia, Susanna, rigida ed inquadrata borghese, è sposata con Massimo famoso avvocato malato di “dongiovannismo”, perso sempre dietro a qualche gonna; la loro figlia diciassettenne, vive con sofferenza questa situazione, esprimendo con continue ribellioni il suo disagio.
Nonostante tutte queste difficoltà, la guarigione di Franca corrisponderà, quasi a specchio, con la “guarigione” delle sue figlie e dei suoi generi, che durante questo periodo di forzata vicinanza e confronto hanno avuto modo di riflettere collettivamente sulle rispettive situazioni…