Le rose del deserto

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Le rose del deserto

Le rose del deserto

Le rose del deserto

titolo originale:

Le rose del deserto

titolo internazionale:

Desert Roses

fotografia:

montaggio:

scenografia:

produttore:

distribuzione:

paese:

Italia

anno:

2006

durata:

102'

formato:

35mm - colore

uscito il:

01/12/2006

premi e festival:

Nell’estate del 1940, una sezione sanitaria dell’esercito italiano si accampa a Sorman, sperduta oasi del deserto libico. Il campo ha ben poco di marziale e vi si respira il clima rilassato e indolente di una breve vacanza. Il maggiore che comanda la sezione sembra non avere altra preoccupazione che quella di scrivere alla giovane e amatissima moglie.
Sul posto vive un frate italiano, che si prodiga nel prestare aiuto alla popolazione locale. Coi suoi modi bruschi e concreti il frate chiede, anzi pretende, la collaborazione dei medici italiani. La voce del loro operato si sparge, tanto che la loro permanenza, più che una occupazione militare, assume l’aspetto di una missione umanitaria.
La guerra appare qualcosa di astratto e di distante, di cui arriva solo un’eco saltuaria e menzognera attraverso la retorica dei bollettini di guerra. Ma presto la situazione precipita in Africa settentrionale: la corsa vittoriosa del generale Graziani verso il confine egiziano si trasforma improvvisamente in una fuga rovinosa sotto la pressione incalzante degli inglesi. Il campo viene invaso prima da una frotta di soldati in fuga e poi da una gran mole di feriti.
Quando le sorti dell’esercito italiano sembrano definitivamente compromesse, giunge insperato l’aiuto tedesco. Ma poi le sorti altalenanti della guerra volgono nuovamente a favore degli inglesi. Durante un ripiegamento, il maggiore si accorge di aver lasciato nella sua tenda le lettere della moglie, di cui ignora i tradimenti che i commilitoni per pietà gli hanno nascosto. Incurante dei tentativi dei compagni di fermarlo, torna indietro per riprenderle e viene ucciso da un predone.
Liberamente tratto da 'Il deserto della Libia' di Mario Tobino e dal brano 'Il soldato Sanna' in 'Guerra d'Albania' di Giancarlo Fusco.