Vogliamo anche le rose

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Vogliamo anche le rose

Vogliamo anche le rose

Vogliamo anche le rose

titolo originale:

Vogliamo anche le rose

regia di:

cast:

Anita Caprioli, Teresa Saponangelo, Valentina Carnelutti

sceneggiatura:

fotografia:

montaggio:

musica:

Ronin, Bruno Dorella

produzione:

MIR Cinematografica, Ventura Film, Rai Cinema, in associazione con Fox Channels Italy, RTSI - Televisione Svizzera

distribuzione:

paese:

Italia/Svizzera

anno:

2007

durata:

85'

formato:

colore

status:

Pronto (17/07/2007)

premi e festival:

Vogliamo anche le rose racconta il profondo cambiamento portato dalla liberazione sessuale e dal movimento femminista in Italia a cavallo tra gli anni sessanta e settanta. Il film si propone di raccontare fatti della Storia recente con l’originalità di uno sguardo ‘al femminile’ su vicende che videro protagoniste proprio le donne. Viene messa in secondo piano una presunta oggettività dei fatti a favore di un concerto di voci che raccontano quelle vicende in prima persona, intersecando la visione di quanto accadeva in quegli anni come risulta dagli archivi filmati dell’epoca, provenienti dalle fonti più diverse: istituzionali, pubbliche, militanti, private. Le storie, vere ed esemplari, riportate nei diari privati di tre giovani donne mostrano le ragioni più intime e personali che stanno alla base di questa rivoluzione sociale, dalla presa di coscienza della condizione femminile alla messa in discussione del primato maschile, fino a una radicale revisione del rapporto uomo-donna. Anita, Teresa e Valentina provengono da diverse regioni d’Italia e appartengono a diverse classi sociali, eppure sono accomunate dal fatto di essere donne e da un’uguale rivendicazione: non si riconoscono più in una società patriarcale, maschilista e maritale, che le vuole madri efficienti, mogli obbedienti, figlie integerrime. Il diario di Anita racconta la difficile emancipazione dalla famiglia e dalla oppressiva figura paterna di una giovane adolescente milanese degli anni ’60; il diario di Teresa descrive la parabola psicologia e fisica di una ragazza pugliese alle prese con un aborto clandestino; il diario di Valentina riporta l’esperienza di una femminista romana divisa tra amore e militanza.