Viaggio nel cinema coreano

Viaggio nel cinema coreano

titolo originale:

Viaggio nel cinema coreano

titolo internazionale:

Through Korean cinema

fotografia:

montaggio:

produzione:

Blue Film, con il sostegno di Korean Air, Seoul Film commission, Korea Film Fest, Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia

paese:

Italia

anno:

2010

durata:

60'

formato:

colore

status:

Pronto (31/07/2010)

premi e festival:

Negli anni '50 ci fù la divisione delle due Coree. Il sud agli Americani e il nord ai Russi. Il sud inizia così un percorso di boom economico e il nord di chiusura totale. Il cinema americano invade la Corea del sud, dando poca possibilità di distribuzione al cinema locale. Negli anni '60 nasce il New Korean Cinema, una nuova coscienza di cinema, è la nascita del cinema indipendente coreano. Tra l'80 e il '90 iniziano ad arrivare alcuni film coreani nel mercato occidentale. Negli ultimi anni si è diffuso un po' ovunque il termine hallyu (=ondata, moda, boom coreano). In Asia è stata soprattutto la soap opera e la musica pop a spopolare, in Occidente sono più che altro i film d'autore ad attrarre attenzione e successo.
Il documentario racconta la storia del cinema sud coreano attraverso la testimonianza di cinque dei registi più rappresentativi: Im Kwon-taek, Park Kwang-Su, Lee Myung-se, Lee Chang-dong, Park Chan-wook.
Un viaggio cronologico nella storia degli eventi coreani: l’invasione giapponese , la guerra delle due Coree, lo sviluppo economico, le censure, le repressioni politiche, fino ai nostri giorni.
Ogni regista intervistato segna una tappa significativa di questo percorso, lasciando come testimonianza i propri film. Cinque personaggi chiave per capire il cinema coreano di oggi. Ognuno di loro racconta le sue avventure e disavventure, la difficoltà di fare il proprio cinema.
Un viaggio nella tradizione coreana, nel mondo politico, nel sogno e nella realtà, nel cinema d’autore, nella violenza e nell’eccesso. Tutto questo per raccontare un popolo e la sua storia, la Corea del Sud. Ci guidano in questo viaggio, oltre le parole degli intervistati, le immagini dei loro film che rafforzano il racconto. Esse descrivono e animano i pensieri e le riflessioni dei nostri registi sul loro paese.
Due critici coreani (Kim young-jin, Kim so-young) e uno inglese (Tony Rayns) entrano in dettaglio sulla tecnica cinematografica dei registi, sottolineando alcuni aspetti storici e sociali che ci fanno comprendere meglio l’importanza di questi protagonisti. Immagini di gente, luci colorate di insegne sui palazzi, metropolitane e mercati, appaiono come visioni, accompagnandoci nel documentario da un regista all’altro, lasciandoci osservare la vita della moderna società coreana.