Il terzo giorno (opera prima)

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Il terzo giorno

Il terzo giorno

titolo originale:

Il terzo giorno

titolo internazionale:

The Third Day

regia di:

cast:

Silvia Magnani, Demis Sobrini, Benedetta Bonomi, Corinna Urbani, Michela Serretiello

sceneggiatura:

Demis Sobrini, dal suo romanzo omonimo

fotografia:

montaggio:

Giuseppe Petruzzelis - Aplysia

musica:

Riccardo Minnucci

paese:

Italia

anno:

2013

durata:

90'

formato:

HD - colore

aspect ratio:

1.85:1

uscito il:

13/04/2013

Il film è una tappa del percorso ideologico e pratico indicato nella didattica dell'autore e nelle sue produzioni teatrali, letterarie e cinematografiche dal 2000 all’interno del “TeatroLaboratorio” di Bologna.
Ora in forma di racconto mitologico ed allegorico, il film mette in crisi e ristruttura radicalmente la percezione di molti elementi che determinano la vita dell’uomo e della nostra civiltà contemporanea, unitamente e metaforicamente a quelli scenici ed artistici. Arte Vita.
Disorientato fra vera o apparente democrazia, libertà, pace, in una società divisa ed insensibile, dei “secondi giorni”, dei giorni piani della prosa, appunto, il protagonista del lungometraggio, Sileno, in un’ambientazione onirica da futuro prossimo, (2048), sconfina il suo ruolo di marionetta attore al servizio di pubblico e potere. Egli si fa scoprire da un maestro, Nietzsche, come possibile eletto che potrà portare il nuovo ordine artistico e di vita: sconfinare la pianura e la ripetizione indifferente sarà la sua missione, per raggiungere un nuovo giorno, il Terzo, di spessore, alto profondo, dove tutti potranno raggiungere una presenza autentica e diretta di se stessi nel mondo, dove tutti potranno essere protagonisti, attori, di un’opera d’arte d’esistenza, viva! Sileno accetta il ruolo mitologico, si fa addestrare all’azione, e porta nel mondo la scoperta di un artista-scienziato dei primi anni duemila, un certo Frankenstein, che nella sua caverna aveva scoperto la formula per cui la materia inanimata poteva ritornare in vita; con un semplice fiore, una rosa, ora Sileno può decostruire, con “attentati terrorartistici”, l’ordine dei secondi giorni, e dalla cenere e dai resti dell’operazione, egli può ridare vita, rigenerare l’uomo e una nuova possibilità. La sua missione si diffonde per il mondo, raccoglie discepoli e sempre più successi, e raggiunge la preoccupazione di chi rappresenta il Potere che controlla le masse future, incarnato dalla figura di un Imperatore. Sotto le mentite spoglie di un ottimismo civile ed artistico, con il metodo della creazione di paure e nemici, il “Capo” dei secondi giorni, che si fa chiamare Socrate II, predica alle masse la difesa del bene contro il male, del giusto contro l’ingiusto, della libertà contro la schiavitù. Il tutto a tutti i costi possibili, proponendo una democrazia apparente e rappresentativa dove tutto è legittimato dall’approvazione di masse sotto messe, imbambolate, di spettatori passivi che non si rendono conto dell’inganno della loro esistenza, del loro ruolo: l’insensibilità, la guerra, la violenza, il controllo, lo sfruttamento e l’abuso dei pochi sui molti, le divisioni, sono normali e necessarie conseguenze di difesa della civiltà costituita da duemila e seicento anni. Ma siamo giunti agli “ultimi giorni secondi”, predica Nietzsche a Sileno. Inevitabilmente allora il film si chiude con lo scontro finale fra le due saggezze e visioni di vita, in una scena finale dove male e bene, giusto ed ingiusto, libertà e schiavitù, attore e spettatore, si con-fondono e dove tutto e tutti rientrano indistinti e diversi, per la possibile vittoria finale e l’avvento de/ne “Il Terzo Giorno”.