Soap opera

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Soap opera

Soap opera

Soap opera

titolo originale:

Soap opera

sceneggiatura:

fotografia:

scenografia:

distribuzione:

paese:

Italia

anno:

2014

durata:

86'

formato:

colore

uscito il:

23/10/2014

premi e festival:

Una commedia brillante che racconta gli odi, gli amori, gli equivoci, gli intrecci e le complicate traiettorie emotive che collegano tra di loro i bizzarri abitanti dello stesso palazzo, a poche ore dal capodanno.
Francesco (De Luigi) ancora innamorato della ex Anna (Capotondi), che scopre essere incinta di un altro uomo, Paolo (Memphis) che aspetta un figlio dalla moglie ma viene assalito da dubbi in merito alla propria sessualità, la bellissima Francesca (Sednaoui) il cui ex fidanzato si è appena suicidato, Alice (Francini) star di una nota soap opera televisiva e con la passione per gli uomini in divisa, Gianni e Mario (Ale e Franz), gli esilaranti fratelli legati strettamente da un incidente che costringe uno dei due su una sedia a rotelle e l’altro ad accudirlo, vivranno una notte piena di colpi di scena, alla fine della quale la vita di tutti si ritroverà irrimediabilmente cambiata.

NOTE DI REGIA:
Il film mescola almeno tre generi consolidati: la commedia, il melò e il noir. M’interessava creare un mondo a parte, proiettare lo spettatore nel mondo della creatività e dell’immaginazione. Ho coinvolto soprattutto quelli che sono un po’ i miei attori di sempre. Provengo dal teatro e mi piace molto fare compagnia. Avere una “compagnia” ti permette di conoscere gli attori e coinvolgerli fin dalla fase di sceneggiatura. Per me è stato naturale contare su quelli con cui avevo un’intesa consolidata. Mentre scrivevo la sceneggiatura, già immaginavo i personaggi coi volti degli attori che li avrebbero interpretati! Ogni carattere è stato pensato giocando sulle caratteristiche degli interpreti. La nostra è una commedia anomala perché, anziché prendere spunto dalla vita vera, inserisce una serie di star all’interno di un mondo stralunato e bizzarro. È una scelta che mi sembrava interessante sia per il pubblico che per gli attori, che hanno potuto così confrontarsi con uno stile di recitazione e con un genere di film in cui non capita spesso di imbattersi.