Che vuoi che sia

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Che vuoi che sia

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Che vuoi che sia

titolo originale:

Che vuoi che sia

titolo internazionale:

What's the Big Deal

regia di:

fotografia:

montaggio:

scenografia:

paese:

Italia

anno:

2016

durata:

105'

formato:

colore

uscito il:

09/11/2016

premi e festival:

Claudio (Edoardo Leo) e Anna (Anna Foglietta) continuano a rimandare il progetto di un figlio nell’attesa che la loro situazione economica migliori. Le loro speranze sono riposte in una piattaforma web ideata da Claudio, ma il crowdfunding lanciato per svilupparla non dà i risultati auspicati. Nessuno su Internet sembra capire il valore della sua idea. Una sera, ad una festa, complici alcol e delusione, Claudio registra un video che posta per scherzo e lancia una sfida al “popolo di Internet”: visto che sembrano essere tutti interessati solo al sesso, Claudio li provoca a fare un’offerta per vedere un video hard, che girerà con Anna, uan volta raggiunta la cifra richiesta. Tanto è questo che si cerca su Internet, no?
Inaspettatamente la provocazione di Claudio, ha un grande successo in rete e, mentre la loro celebrità aumenta, le offerte raggiungono una cifra incredibile. A questo punto tutti sono pronti a dire la loro a cominciare dallo zio Franco (Rocco Papaleo) che si offre assurdamente di aiutarli a fare questo video. Ovviamente contrastato da sua moglie (Marina Massironi). E poi i genitori (Massimo Wertmuller e Bebo Storti) pronti a prendere posizione. Chi a favore chi contro. E poi gli amici di lui e le amiche di lei. E poi i commenti anonimi del web.
Il dilemma di questa scelta si insinua nella testa dei nostri protagonisti. Cosa faranno di fronte a questa proposta ‘decente’? Ma una pensiero inizia a farsi strada: è davvero così sbagliato svendere la propria intimità per poter finalmente realizzare i propri sogni?

NOTE DI REGIA:
“E vabbè, che vuoi che sia…”
Quante volte diciamo questa frase ironicamente di fronte a cose che invece sembrano insormontabili.
Questo mio quarto film da regista è incentrato sulla storia di una scelta, del dilemma di una coppia di ragazzi come tanti che non sono indigenti ma nemmeno benestanti e che hanno l’opportunità di avere qualcosa in più per realizzare i loro sogni. Una proposta “decente”. Vendere la propria intimità.
A che prezzo? Quanto costa la nostra intimità oggi? E più nello specifico, quanto costa la nostra intimità nell’epoca in cui tutto è “social” e tutto va “condiviso”. Anche l’intimità va condivisa? Questa è la domanda dalla quale sono partito per sviluppare questa storia. Certo l’intimità è sacra ma se poi “la rete” davvero ci offrisse una cifra alta, una cifra che ci permetterebbe di realizzare i nostri sogni, un figlio, una famiglia, o un progetto per noi davvero importante? Cosa faremmo?
E cosa penserebbe chi è intorno a noi della nostra scelta? Amici, parenti, colleghi, genitori. Tutti pronti a giudicare, a deridere o ad assolvere?
E come reagirebbe il web? Quella massa indefinita di eroi da tastiera subito pronti alla gogna mediatica, al dileggio, all’insulto, all’offesa gratuita.
In un contesto così contemporaneo, i social network e il web, una storia che si pone l’eterna domanda di quanto costiamo. E se davvero tutto ha un prezzo.
E per me, nonostante tutto, resta la commedia la scelta migliore per “mettere in scena” un tema così feroce e sentito.
Qualcosa che potrebbe succederci tutti giorni. Qualcosa che farebbe suonare beffardo il nostro tentativo di dire: “In fondo… Che vuoi che sia